
Parco dell’Appia Antica, regno di molti
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Nell’area verde sono state identificate 120 specie di ragni, che testimoniano la ricca biodiversità del parco
La biodiversità è una ricchezza, e lo dimostrano anche i ragni. Un’indagine sui ragni terrestri condotta dall’Università Roma Tre e dall’Università dell’Aquila, e pubblicata su Biodiversity Data Journal, ha trovato nel Parco Regionale dell’Appia Antica a Roma una elevata diversità di specie, che conta anche su nuove registrazioni.

Crediti: LuisaV72 – CC SA 4.0LuisaV72 – CC SA 4.0
La tecnica di campionamento
Per realizzare lo studio, i ricercatori hanno utilizzato 64 trappole a caduta, distribuite in nove diversi siti all’interno dell’area considerata. Le trappole consistono in piccoli bicchieri di plastica trasparente: interrati con il bordo a livello del suolo, per fare sì che i ragni possano caderci dentro accidentalmente, sono dotate anche di una piccola copertura di pietre inclinate. Queste ultime hanno lo scopo di impedire l’ingresso dell’acqua piovana e di evitare che animali non target, come piccoli mammiferi, rimangano intrappolati.
I risultati della ricerca
Una volta raccolti i ragni, i ricercatori li hanno identificati e classificati in base a caratteristiche tassonomiche. Hanno quindi riscontrato una elevata diversità di specie. Nonostante l’ambiente urbano, lo studio ha identificato ben 120 specie di ragni appartenenti a 28 famiglie: un dato significativo se si considera che rappresenta circa il 37% delle specie registrate nell’intera Provincia di Roma e il 7% dell’intero territorio italiano.
La ricerca ha portato anche alla scoperta di 70 specie di ragni precedentemente non segnalate nel Parco dell’Appia Antica. Due specie, inoltre, Pelecopsis digitulus e Palliduphantes arenicola, rappresentano nuove aggiunte alla fauna italiana – aspetto che sottolinea l’importanza degli spazi verdi urbani come serbatoi di biodiversità, anche per specie rare o poco conosciute.
Infine, un segnale positivo arriva dalla presenza di specie endemiche italiane, come Dysdera romana e Centromerus tongiorgii: la conferma della loro presenza suggerisce un buono stato di salute del Parco dell’Appia Antica.
Gli scienziati concludono evidenziando l’importanza degli spazi verdi urbani per la conservazione dei ragni terrestri, animali che svolgono un ruolo ecologico fondamentale come predatori di insetti e altri invertebrati. Aree come il Parco dell’Appia Antica possono fornire habitat rifugio per specie rare o minacciate, contribuendo alla salvaguardia della biodiversità a livello locale e regionale.