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Voci dalla biodiversità

Ogni voce racconta un punto di vista. In queste interviste incontriamo chi lavora ogni giorno per conoscere, proteggere e comunicare la biodiversità. Esperienze diverse, competenze trasversali, percorsi che si intrecciano: ascoltarle significa entrare nel vivo della conoscenza, là dove prende forma.

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  • Dalla natura al farmaco con l’aiuto dell’intelligenza artificiale

    Dalla natura al farmaco con l’aiuto dell’intelligenza artificiale

    Intervista a Dompé sul progetto NBFC, dove biodiversità e biotech si incontrano

    In un mondo sempre più attento alla salute, all’ambiente e alla sostenibilità, la biodiversità si rivela una risorsa scientifica di valore incalcolabile – anche per l’innovazione farmaceutica. Maria Candida Cesta, responsabile delle collaborazioni scientifiche e del Funding per la Ricerca e Sviluppo di Dompé farmaceutici, ci accompagna dietro le quinte di un lavoro che mette in dialogo università, industria e istituzioni, alla ricerca di un equilibrio tra scienza, biodiversità e futuro.

  • PlantaRei: tutto scorre, anche l’innovazione verde

    PlantaRei: tutto scorre, anche l’innovazione verde

    Biosoluzioni, economia circolare e sfide regolatorie per un futuro sostenibile

    In un momento storico in cui la sostenibilità non è più un’opzione ma una necessità, il trasferimento della ricerca scientifica al mercato rappresenta una delle grandi sfide del nostro tempo. È in questo contesto che nasce Liberinnova, il progetto di scrittura del libro bianco pensato per ammodernare la normativa europea sui botanicals. Il progetto, guidato da PlantaRei insieme a un team internazionale di esperti, si pone un obiettivo preciso: rendere più rapido, trasparente ed efficace il percorso che porta le biosoluzioni dalla sperimentazione ai consumatori. Ne abbiamo parlato con Elena Sgaravatti, CEO di PlantaRei e voce autorevole nel mondo biotech. Dal ruolo centrale delle piante alla necessità di una comunicazione scientifica corretta, passando per il significato profondo di “bene comune”, emerge una visione forte e concreta: l’innovazione non può più attendere.

  • Dentro l’esposoma: salute, città e futuro

    Dentro l’esposoma: salute, città e futuro

    Gloria Bertoli ci guida in un viaggio tra scienza, ambiente e medicina personalizzata

    Cosa c’entra la biodiversità urbana con la nostra salute quotidiana? E perché la medicina del futuro dovrà tenere conto dell’ambiente in cui viviamo, della qualità del nostro cibo, dell’aria che respiriamo e perfino delle condizioni del nostro quartiere? Per rispondere a queste domande abbiamo intervistato Gloria Bertoli, direttrice dell’Istituto di Bioimmagini e Sistemi Biologici Complessi del CNR e co-leader dello Spoke 6 di NBFC. L’intervista è un vero e proprio viaggio dentro il concetto di “esposoma”, un termine tecnico fondamentale per comprendere come ogni stimolo che riceviamo influenzi la nostra salute. Il tema è tanto scientifico quanto umano, e ha profonde ricadute non solo in campo clinico, ma anche sociale, ambientale ed economico.

  • Ricerca e imprese: “la biodiversità è una miniera”

    Ricerca e imprese: “la biodiversità è una miniera”

    Un’intervista con Flavia Guzzo sulle potenzialità inesplorate della nostra flora

    La biodiversità italiana è un tesoro ancora largamente inesplorato, capace di offrire soluzioni innovative per la salute umana e la sostenibilità ambientale. In questo contesto si inserisce il lavoro coordinato da Flavia Guzzo, professoressa di botanica all’Università di Verona, che guida un team di oltre cento ricercatori nell’ambito del progetto NBFC. Al centro del loro impegno c’è la valorizzazione delle piante autoctone e alloctone italiane attraverso un’attenta analisi chimica e biologica, per individuarne proprietà utili nello sviluppo di nutraceutici, farmaci naturali e strumenti per un’agricoltura più ecologica. Grazie a un approccio rigoroso e multidisciplinare, sostenuto anche dall’intelligenza artificiale, il gruppo sta aprendo la strada a nuove applicazioni delle biomolecole vegetali, promuovendo al contempo la tutela della biodiversità e la ricerca scientifica di base.

  • Radici urbane: viaggio alla scoperta della biodiversità nascosta

    Radici urbane: viaggio alla scoperta della biodiversità nascosta

    Bioinformatica e botanica unite per città più verdi

    C’è un mondo nascosto che pulsa sotto l’asfalto delle nostre città, un regno sotterraneo cruciale per la nostra qualità della vita. L’intervista con Gabriella Sferra, bioinformatica esperta di botanica dell’Università del Molise, ci svela l’importanza vitale della biodiversità associata alle radici degli alberi urbani, essenziali per città più sane, resilienti e capaci di affrontare le sfide ambientali.

  • Acquaponica: natura e tecnologia sostenibile

    Acquaponica: natura e tecnologia sostenibile

    Dalla biodiversità ambientale a quella microbiologica, il progetto Fish&I raccontato da una dei protagonisti.

    Micaela Tiso è l’amministratrice delegata di Micamo Lab, una società biotech nata come spin-off dell’Università di Genova che si occupa di microbiologia ambientale e biologia molecolare. Assieme a Nutri-tech e Ideaas (capofila del progetto), Micamo Lab partecipa a Fish&I, un progetto coinvolto in una sfida tanto ambiziosa quanto necessaria: creare un modulo acquaponico intelligente, sostenibile, industriale e scalabile, ovvero un sistema capace di far crescere insieme pesci e ortaggi, grazie all’uso di tecnologie avanzate come intelligenza artificiale e IoT e all’intervento dei microrganismi.

  • Innovare con la biodiversità: una scommessa possibile

    Innovare con la biodiversità: una scommessa possibile

    Stefano Denicolai racconta come biodiversità e innovazione possano generare nuovo valore per le imprese e per l’ambiente

    Stefano Denicolai è professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università di Pavia e presidente del centro di ricerca ITIR. Il suo lavoro si concentra sul management dell’innovazione, ovvero lo studio di come le aziende possono gestire cambiamenti dirompenti in modo efficace. All’interno del National Biodiversity Future Center (NBFC), il professor Denicolai si occupa di esplorare le connessioni tra biodiversità, sviluppo economico e nuove figure professionali, cercando di capire se e come sia possibile coniugare rispetto per l’ambiente e crescita d’impresa.

  • Nutrire la salute, ogni giorno

    Nutrire la salute, ogni giorno

    Con Hellas Cena scopriamo come il benessere si costruisce con scelte quotidiane

    Nel cuore del cambiamento che sta rivoluzionando il nostro modo di pensare alla salute, si trova un approccio tanto semplice quanto rivoluzionario: la lifestyle medicine. A raccontarcelo è Hellas Cena, medico chirurgo e specialista in scienza dell’alimentazione, co-leader dello Spoke 6 “Biodiversità e benessere” del progetto NBFC. Con competenza e passione, la prof.ssa Cena ci guida attraverso un concetto sempre più attuale: la salute non è solo assenza di malattia, ma un equilibrio dinamico costruito ogni giorno con alimentazione, movimento, sonno, gestione dello stress, relazioni positive e abbandono delle cattive abitudini.

  • I microrganismi, protagonisti della biodiversità

    I microrganismi, protagonisti della biodiversità

    Nel loro mondo invisibile, la biodiversità prende vita

    Paola Branduardi è professoressa ordinaria di Chimica e Biotecnologia delle Fermentazioni all’Università di Milano Bicocca. La sua voce e il suo entusiasmo accompagnano una ricerca che, grazie al lavoro con NBFC, prova a cambiare radicalmente il nostro rapporto con i microrganismi, veri protagonisti della transizione ecologica e industriale. Con parole chiare e immagini vivide, ci guida nel mondo affascinante della vita invisibile.

  • Piccolo, autonomo e conveniente: OpenSwap

    Piccolo, autonomo e conveniente: OpenSwap

    Una possibile soluzione ideale per esplorare la biodiversità delle zone costiere meno raggiungibili

    Per studiare la biodiversità delle coste italiane servivano, fino a ieri, imbarcazioni adatte, team numerosi, macchinari sofisticati e fondi ingenti. La messa a punto di un veicolo autonomo di piccole dimensioni e di costi contenuti cambia lo scenario e apre le porte, potenzialmente, a campagne più frequenti e dati più precisi, alla portata (anche) delle piccole amministrazioni.

  • Studiare la biodiversità dal satellite

    Studiare la biodiversità dal satellite

    Usato sinora solo per lo studio del suolo, oggi il satellite è un prezioso alleato anche per l’analisi della biodiversità marina

    Nei film di spionaggio, i satelliti servono spesso per scoprire traffici illeciti e sorvegliare i movimenti degli agenti nemici. Nella realtà possono servire a qualcosa di molto diverso ma altrettanto affascinante: monitorare la salute della biodiversità marina. Marzia Cianflone, biologa molecolare, si occupa proprio di questo. “Non avevo mai affrontato l’ambiente marino”, dichiara, “ma avevo bisogno di sfidare me stessa e non volevo essere monotona nel mio percorso di studio”. Al secondo anno di dottorato in biologia presso il laboratorio di Ecologia Marina della professoressa Simonetta Fraschetti all’Università Federico II di Napoli, si dedica attualmente alle ricerche condotte da NBFC all’interno del laboratorio. “I punti di contatto sono molti,” spiega, “e le sinergie ci sembrano vincenti.”

  • Piante esotiche in città: una sfida da vincere

    Piante esotiche in città: una sfida da vincere

    Alla scoperta delle abitudini delle specie che hanno scelto di abitare in città

    È possibile accogliere nel verde urbano piante esotiche senza provocare danni, e se sì, quali è meglio scegliere? È questo uno dei filoni di ricerca di Chiara Montagnani, botanica specializzata nel complesso settore delle specie aliene o esotiche.