
I numeri della biodiversità in Italia
Il primo report NBFC sulla biodiversità italiana
L’Italia è uno dei Paesi del Mediterraneo più ricchi di biodiversità – eppure 68% dei suoi ecosistemi non versa in buone condizioni. Tutelare la biodiversità è una priorità per il nostro Paese, sia per un dovere morale verso le generazioni future, sia per il tangibile valore economico e sociale che questa garantisce.
Il primo Report annuale di NBFC (National Biodiversity Future Center), presentato al Forum Nazionale della Biodiversità, tenutosi a Palermo dal 20 al 22 maggio 2024, descrive la situazione attuale, sottolinea l’importanza di adottare un approccio integrato alla tutela della biodiversità, riconosce l’interconnessione tra la salute umana, la salute degli ecosistemi e la salute del pianeta (One Health) ed evidenzia come la conservazione della biodiversità non riguardi solo le aree protette, ma debba estendersi a tutti i contesti ambientali, comprese le aree urbane.
Per invertire la tendenza alla perdita di biodiversità, il report propone una serie di azioni strategiche che coinvolgono ogni settore della società. In questo scenario, NBFC, con quasi 2000 ricercatori, è punto di riferimento scientifico per la conservazione, il monitoraggio, il restauro e la valorizzazione della biodiversità.
Italia, custode della biodiversità mediterranea
Pochi sanno che l’Italia è un gigante della biodiversità. Situata al crocevia tra Europa e Mediterraneo, ospita oltre 61.000 specie animali e più di 10.000 specie vegetali; ciò la rende il Paese con la più alta biodiversità d’Europa. Questo incredibile patrimonio naturale nasce dalla varietà del suo territorio: due imponenti catene montuose, Alpi e Appennini, vaste colline e altopiani, la grande pianura del Po, fiumi e vallate ricche di vita, oltre 7.500 chilometri di coste e un arcipelago di isole grandi e piccole.
La varietà del territorio italiano rende il Paese un rifugio unico per migliaia di specie.
+61.000
Specie animali
+10.000
Specie vegetali
+61.000
Specie animali
+10.000
Specie vegetali
Pochi sanno che l’Italia è un gigante della biodiversità. Situata al crocevia tra Europa e Mediterraneo, ospita oltre 61.000 specie animali e più di 10.000 specie vegetali; ciò la rende il Paese con la più alta biodiversità d’Europa. Questo incredibile patrimonio naturale nasce dalla varietà del suo territorio: due imponenti catene montuose, Alpi e Appennini, vaste colline e altopiani, la grande pianura del Po, fiumi e vallate ricche di vita, oltre 7.500 chilometri di coste e un arcipelago di isole grandi e piccole.
La varietà del territorio italiano rende il Paese un rifugio unico per migliaia di specie.
871
Aree protette totali
Le aree protette sono territori tutelati per preservare la biodiversità e gli ecosistemi. Possono includere parchi nazionali, riserve naturali e aree marine protette.
I valori percentuali rappresentano una rielaborazione basata sul confronto tra i dati del report e le estensioni totali del territorio nazionale, delle coste e delle acque territoriali italiane secondo fonti ufficiali.
3 milioni di ettari
di aree protette terrestri
Spazi naturali tutelati per preservare ecosistemi, flora e fauna. Favoriscono la biodiversità e il contrasto ai cambiamenti climatici.
9,8%
Del territorio italiano
871
Aree protette totali
Le aree protette sono territori tutelati per preservare la biodiversità e gli ecosistemi. Possono includere parchi nazionali, riserve naturali e aree marine protette.
I valori percentuali rappresentano una rielaborazione basata sul confronto tra i dati del report e le estensioni totali del territorio nazionale, delle coste e delle acque territoriali italiane secondo fonti ufficiali.
3 milioni di ettari
di aree protette terrestri
Spazi naturali tutelati per preservare ecosistemi, flora e fauna. Favoriscono la biodiversità e il contrasto ai cambiamenti climatici.
9,8%
Del territorio italiano
871
Aree protette totali
Le aree protette sono territori tutelati per preservare la biodiversità e gli ecosistemi. Possono includere parchi nazionali, riserve naturali e aree marine protette.
I valori percentuali rappresentano una rielaborazione basata sul confronto tra i dati del report e le estensioni totali del territorio nazionale, delle coste e delle acque territoriali italiane secondo fonti ufficiali.
3 milioni di ettari
di aree protette terrestri
Spazi naturali tutelati per preservare ecosistemi, flora e fauna. Favoriscono la biodiversità e il contrasto ai cambiamenti climatici.
9,8%
Del territorio italiano
871
Aree protette totali
Le aree protette sono territori tutelati per preservare la biodiversità e gli ecosistemi. Possono includere parchi nazionali, riserve naturali e aree marine protette.
I valori percentuali rappresentano una rielaborazione basata sul confronto tra i dati del report e le estensioni totali del territorio nazionale, delle coste e delle acque territoriali italiane secondo fonti ufficiali.
658 chilometri
di coste tutelate
Tratti di litorale protetti per difendere habitat marini e costieri. Limitano l’erosione, l’impatto delle attività umane e supportano le specie a rischio.
8,8%
delle coste italiane
871
Aree protette totali
Le aree protette sono territori tutelati per preservare la biodiversità e gli ecosistemi. Possono includere parchi nazionali, riserve naturali e aree marine protette.
I valori percentuali rappresentano una rielaborazione basata sul confronto tra i dati del report e le estensioni totali del territorio nazionale, delle coste e delle acque territoriali italiane secondo fonti ufficiali.
658 chilometri
di coste tutelate
Tratti di litorale protetti per difendere habitat marini e costieri. Limitano l’erosione, l’impatto delle attività umane e supportano le specie a rischio.
8,8%
delle coste italiane
871
Aree protette totali
Le aree protette sono territori tutelati per preservare la biodiversità e gli ecosistemi. Possono includere parchi nazionali, riserve naturali e aree marine protette.
I valori percentuali rappresentano una rielaborazione basata sul confronto tra i dati del report e le estensioni totali del territorio nazionale, delle coste e delle acque territoriali italiane secondo fonti ufficiali.
658 chilometri
di coste tutelate
Tratti di litorale protetti per difendere habitat marini e costieri. Limitano l’erosione, l’impatto delle attività umane e supportano le specie a rischio.
8,8%
delle coste italiane
871
Aree protette totali
Le aree protette sono territori tutelati per preservare la biodiversità e gli ecosistemi. Possono includere parchi nazionali, riserve naturali e aree marine protette.
I valori percentuali rappresentano una rielaborazione basata sul confronto tra i dati del report e le estensioni totali del territorio nazionale, delle coste e delle acque territoriali italiane secondo fonti ufficiali.
2,85 milioni ettari
di aree marine protette
Zone di mare salvaguardate per proteggere barriere coralline, fondali e specie marine vulnerabili. Regolano pesca, turismo e attività umane.
18,4%
delle coste italiane
871
Aree protette totali
Le aree protette sono territori tutelati per preservare la biodiversità e gli ecosistemi. Possono includere parchi nazionali, riserve naturali e aree marine protette.
I valori percentuali rappresentano una rielaborazione basata sul confronto tra i dati del report e le estensioni totali del territorio nazionale, delle coste e delle acque territoriali italiane secondo fonti ufficiali.
2,85 milioni ettari
di aree marine protette
Zone di mare salvaguardate per proteggere barriere coralline, fondali e specie marine vulnerabili. Regolano pesca, turismo e attività umane.
18,4%
delle coste italiane
871
Aree protette totali
Le aree protette sono territori tutelati per preservare la biodiversità e gli ecosistemi. Possono includere parchi nazionali, riserve naturali e aree marine protette.
I valori percentuali rappresentano una rielaborazione basata sul confronto tra i dati del report e le estensioni totali del territorio nazionale, delle coste e delle acque territoriali italiane secondo fonti ufficiali.
2,85 milioni ettari
di aree marine protette
Zone di mare salvaguardate per proteggere barriere coralline, fondali e specie marine vulnerabili. Regolano pesca, turismo e attività umane.
18,4%
delle coste italiane
Le roccaforti della natura: dove la biodiversità è legge
Non tutte le aree protette sono uguali. In Italia, parchi nazionali e aree marine protette godono di una tutela speciale regolata da normative specifiche che ne garantiscono la conservazione.
I 24 parchi nazionali, distribuiti tra montagne, foreste e paesaggi vulcanici, coprono 1,6 milioni di ettari e sono gestiti con piani di protezione mirati. Le 31 aree marine protette, invece, custodiscono i fondali e le specie rare lungo le nostre coste, regolando attività come la pesca e il turismo per preservare gli ecosistemi sommersi. Qui la natura non è solo protetta, ma vincolata da leggi che ne garantiscono la sopravvivenza.
24 Parchi nazionali
Sono aree naturali di terra e di mare protette dallo Stato che custodiscono ecosistemi, paesaggi e formazioni geologiche di grande valore.
fonte: https://www.mase.gov.it/
1,6 milioni ettari
di Parchi nazionali
Dalle vette alpine alle coste del sud, i Parchi nazionali italiani proteggono ambienti unici e preziosi. Alcuni si estendono su vaste aree montuose, come il Gran Paradiso e lo Stelvio, mentre altri custodiscono paesaggi vulcanici, come Pantelleria.
31 Aree marine protette
fonte: https://www.mase.gov.it/
Aree marine protette: rifugi per la vita sommersa
Le aree marine protette si estendono lungo le coste italiane per tutelare i fondali e le specie rare. Da Portofino alle Isole Egadi, questi santuari del mare non solo proteggono la biodiversità, ma favoriscono anche attività sostenibili come il turismo responsabile e la pesca regolamentata.
Un mare di biodiversità: gli ecosistemi marini in Italia
Gli ecosistemi marini italiani sono tra i più ricchi del Mediterraneo: offrono rifugio a numerose specie e svolgono un ruolo chiave nel preservare l’equilibrio ecologico.
Oltre a ospitare una biodiversità straordinaria, questi habitat regolano il clima e proteggono le coste dall’erosione. Tuttavia, sono sempre più minacciati da attività umane, inquinamento e cambiamenti climatici. Proteggerli significa non solo salvaguardare la natura, ma anche garantire benefici essenziali per le comunità costiere e per il nostro futuro.
394
sono gli habitat nelle diverse fasce batimetriche
Cos’è una fascia batimetrica?
276
gli habitat di elevato valore conservazionistico
La loro tutela è fondamentale per proteggere la biodiversità marina e va considerata una priorità nella creazione di nuove aree marine protette e nella gestione sostenibile del mare.
Una fascia batimetrica è una zona del fondale marino classificata in base alla profondità dell’acqua. Ogni fascia ospita ecosistemi diversi, dalle acque costiere poco profonde fino agli abissi oceanici.
Un paesaggio di vita: gli ecosistemi terrestri d’Italia
Dai boschi rigogliosi alle alte vette, dalle praterie alpine alle zone umide, gli ecosistemi terrestri italiani sono un mosaico di biodiversità. Ogni ambiente ospita specie vegetali e animali specializzate e contribuisce alla stabilità climatica, alla qualità dell’aria e alla protezione del suolo.
85 tipologie di ecosistemi terresti
- 30 foreste di latifoglie decidue
- 4 foreste di latifoglie sempre verdi
- 10 foreste di conifere
- 8 ecosistemi erbacei
- 8 ecosistemi arbustivi
- 3 ecosistemi psammofili
- 4 ecosistemi rocciosi e ghiacciai
- 4 ecosistemi igrofili di acqua dolce
- 3 ecosistemi alo-igrofili costieri
- 8 ecosistemi idrofitici
- 3 ecosistemi di acque salmastre
Un mosaico di piante: la biodiversità vegetale in Italia
L’Italia è uno dei paesi più ricchi di biodiversità vegetale in Europa con oltre 8.200 specie e sottospecie di piante native. Questa straordinaria varietà è il risultato di un territorio complesso che spazia dalle vette alpine alle coste mediterranee, ospitando 279 tipologie di vegetazione naturale.
Tuttavia, la flora italiana è sempre più minacciata da fattori come il cambiamento climatico, il consumo di suolo e le specie invasive. Per garantire la sua sopravvivenza, è essenziale investire nella conservazione e nel ripristino degli habitat, sostendoli con la ricerca scientifica e l’impegno condiviso tra istituzioni e cittadini.
8.241 specie e sottospecie di piante native
279 tipologie di vegetazione naturale
255
forestali
Foreste e boschi con alberi ad alto fusto, come querceti, faggete e pinete.
45
arbustive ed erbacee
Vegetazione bassa come la macchia mediterranea, i pascoli e le praterie alpine.
4
costiere
Vegetazione delle spiagge e delle dune, resistente a vento, salsedine e siccità.
5
acquatiche
Vegetazione di ambienti d’acqua dolce e salmastra, come paludi e lagune.
279 tipologie di vegetazione naturale
255
forestali
Foreste e boschi con alberi ad alto fusto, come querceti, faggete e pinete.
45
arbustive ed erbacee
Vegetazione bassa come la macchia mediterranea, i pascoli e le praterie alpine.
4
costiere
Vegetazione delle spiagge e delle dune, resistente a vento, salsedine e siccità.
5
acquatiche
Vegetazione di ambienti d’acqua dolce e salmastra, come paludi e lagune.
279 tipologie di vegetazione naturale
255
forestali
Foreste e boschi con alberi ad alto fusto, come querceti, faggete e pinete.
45
arbustive ed erbacee
Vegetazione bassa come la macchia mediterranea, i pascoli e le praterie alpine.
4
costiere
Vegetazione delle spiagge e delle dune, resistente a vento, salsedine e siccità.
5
acquatiche
Vegetazione di ambienti d’acqua dolce e salmastra, come paludi e lagune.
Specie vegetali a rischio: un patrimonio fragile
L’Italia è un hotspot di biodiversità vegetale, ma molte specie sono a rischio di estinzione a causa di cambiamenti ambientali, attività umane e specie invasive. Per monitorare questa crisi, la Società Botanica Italiana (SBI) ha valutato lo stato di conservazione di 2.500 taxa della flora nazionale.
2.500 taxa di flora valutati per rischio di estinzione
Cos’è un taxon?
-
590 entità
sono considerate a rischio di estinzione
-
54 entità
risultano già estinte sul territorio italiano
Un taxon (plurale taxa) è un gruppo di organismi accomunati da caratteristiche condivise, usato per classificare la biodiversità.
2.500 taxa di flora valutati per rischio di estinzione
Cos’è un taxon?
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590 entità
sono considerate a rischio di estinzione
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54 entità
risultano già estinte sul territorio italiano
Un taxon (plurale taxa) è un gruppo di organismi accomunati da caratteristiche condivise, usato per classificare la biodiversità.
1.702 sono le specie vegetali endemiche in Italia
Cos’è una specie endemica?
-
300 entità
di queste specie sono minacciate
Una specie endemica è una pianta o un animale che vive esclusivamente in una determinata area geografica e non si trova naturalmente in nessun altro luogo.
1.702 sono le specie vegetali endemiche in Italia
-
300 entità
di queste specie sono minacciate
Una specie endemica è una pianta o un animale che vive esclusivamente in una determinata area geografica e non si trova naturalmente in nessun altro luogo.
Le specie esotiche: tra convivenza e rischio per la biodiversità
L’Italia ospita 10.023 specie di piante, ma non tutte sono native del territorio. Tra queste, 1.782 sono specie esotiche introdotte intenzionalmente o accidentalmente dall’uomo. Alcune di esse si integrano senza problemi negli ecosistemi, mentre altre competono con le piante autoctone, mettendo a rischio la biodiversità locale.
10.023 specie di piante totali in Italia
-
1.782 specie esotiche Introdotte intenzionalmente o accidentalmente dall’uomo, sono una minaccia per la biodiversità locale. Competono con le piante native e alterano gli ecosistemi naturali.
La biodiversità animale in Italia: un patrimonio unico
Con più di 61.000 specie animali, l’Italia è tra i paesi europei con la maggiore biodiversità faunistica. Dalle vette alpine alle coste mediterranee, passando per fiumi e laghi, ogni ambiente ospita una varietà straordinaria di animali molti dei quali endemici, ovvero presenti solo nel nostro territorio.
61.000 specie animali in Italia
-
di cui 38.500 insetti Il Paese è una delle aree con la più ricca biodiversità entomologica del Mediterraneo. Questa varietà rappresenta una componente fondamentale degli ecosistemi e contribuisce a processi ecologici essenziali come l’impollinazione, la decomposizione della materia organica e il controllo naturale dei parassiti.
Le specie esotiche: tra convivenza e rischio per la biodiversità
Un numero significativo di specie è in pericolo. Tra la fauna terrestre e di acqua dolce, il 20% è endemico o subendemico, il che significa che molte di queste specie si trovano solo in Italia o in aree molto ristrette.
Fauna terrestre e di acqua dolce
-
il 20%
è endemica o subendemica
Anfibi e pesci d’acqua dolce: sentinelle degli ecosistemi
Alcuni gruppi mostrano tassi di endemismo particolarmente elevati: il 31% degli anfibi è endemico e il 18,3% dei pesci ossei d’acqua dolce è esclusivo del territorio italiano.
Gli anfibi e i pesci d’acqua dolce sono indicatori fondamentali della salute dell’ambiente. La loro presenza (o scomparsa) segnala alterazioni negli ecosistemi spesso legate alle attività umane.
Anfibi
Estremamente sensibili ai cambiamenti climatici, all’inquinamento e alla distruzione degli habitat. Il loro ciclo di vita, che dipende sia dall’acqua che dalla terra, li rende doppiamente vulnerabili.
-
il 31%
è endemico
Pesci d’acqua dolce
Vivono in ambienti chiusi e frammentati, come fiumi e laghi, facilmente alterati dall’inquinamento, dalle deviazioni dei corsi d’acqua e dall’introduzione di specie invasive.
-
il 18,3%
è endemico
Le minacce alla biodiversità: specie, habitat ed ecosistemi in pericolo
Negli ultimi decenni, la biodiversità italiana ha subito pressioni sempre più intense che minacciano specie, habitat ed ecosistemi interi. L’aumento delle specie esotiche invasive, la perdita di habitat naturali e il consumo di suolo ne stanno alterando profondamente gli equilibri ecologici.
+96% È l’aumento delle specie esotiche invasive in Italia negli ultimi 30 anni
-
Specie invasive in crescita Negli ultimi 30 anni, il numero di specie esotiche invasive in Italia è aumentato vertiginosamente. Queste specie, introdotte accidentalmente o volontariamente, competono con la fauna e la flora autoctone, mettendo a rischio gli ecosistemi naturali.
Minacce alla biodiversità, dalle singole specie agli habitat
I dati raccolti da NBFC dipingono un quadro preoccupante: specie sull’orlo dell’estinzione e habitat sempre più degradati.
Ma la biodiversità non è una battaglia persa. Con interventi mirati di conservazione e restauro, possiamo non solo fermare questa deriva, ma anche invertirla, restituendo agli ecosistemi la loro vitalità e la capacità di rigenerarsi.
Habitat di interesse comunitario
l’89%
è in stato di conservazione non ottimale
Ecosistemi
il 68%
è in pericolo
Specie
il 30%
è a rischio estinzione
Minacce alla biodiversità, dalle singole specie agli habitat
I dati raccolti da NBFC dipingono un quadro preoccupante: specie sull’orlo dell’estinzione e habitat sempre più degradati.
Ma la biodiversità non è una battaglia persa. Con interventi mirati di conservazione e restauro, possiamo non solo fermare questa deriva, ma anche invertirla, restituendo agli ecosistemi la loro vitalità e la capacità di rigenerarsi.
Habitat di interesse comunitario
l’89%
è in stato di conservazione non ottimale
Ecosistemi
il 68%
è in pericolo
Specie
il 30%
è a rischio estinzione
Minacce alla biodiversità, dalle singole specie agli habitat
I dati raccolti da NBFC dipingono un quadro preoccupante: specie sull’orlo dell’estinzione e habitat sempre più degradati.
Ma la biodiversità non è una battaglia persa. Con interventi mirati di conservazione e restauro, possiamo non solo fermare questa deriva, ma anche invertirla, restituendo agli ecosistemi la loro vitalità e la capacità di rigenerarsi.
Habitat di interesse comunitario
l’89%
è in stato di conservazione non ottimale
Ecosistemi
il 68%
è in pericolo
Specie
il 30%
è a rischio estinzione
Il consumo di suolo: una minaccia invisibile ma costante
Negli ultimi 15 anni, in Italia sono stati consumati 1.150 km² di suolo, un’area pari a una città intera. Questo processo avanza a una velocità preoccupante: 2,4 m² di suolo vengono persi ogni secondo. La cementificazione e l’urbanizzazione incontrollata riducono lo spazio disponibile per la natura, frammentando habitat e mettendo a rischio la biodiversità.
1.150 km² di suolo consumati in 15 anni
Questa visualizzazione rappresenta una rielaborazione grafica dei dati contenuti nel Primo Report del National Biodiversity Future Center. Tutti i dati presentati provengono dal report originale, salvo ove diversamente specificato. Per alcuni elementi sono stati utilizzati dati di contesto da fonti ufficiali nazionali al fine di contestualizzare le informazioni sulla biodiversità. Per i dati completi e le metodologie di raccolta si rimanda al report integrale.