
Storie di biodiversità
Da sempre ci raccontiamo storie per capire il mondo. Qui, la biodiversità prende voce attraverso articoli che uniscono ricerca, curiosità e meraviglia. Racconti che informano senza appesantire, che spiegano senza semplificare, per avvicinarti a ciò che ci tiene in vita: l’equilibrio fragile e sorprendente della natura.
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India: senza avvoltoi, muoiono in 500mila
La quasi estinzione dei volatili, imputata a un farmaco, ha permesso a varie patologie di diffondersi
Assieme all’avvoltoio se ne va anche la salute – dell’uomo. È quanto emerge da uno studio in corso di pubblicazione sull’American Economic Review che, partito dall’analisi della quasi estinzione degli avvoltoi avvenuta in India negli anni ’90, ha portato a identificare una chiara correlazione con l’aumento della mortalità umana, calcolabile in mezzo milione di vittime tra il 2000 e il 2005, proprio nelle aree dalle quali il noto uccello-spazzino era scomparso.
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L’età d’oro degli alberi
Due nuovi studi dimostrano che l’età forestale è determinante nel rispondere ai cambiamenti climatici
Nella loro maturità, gli alberi danno il meglio. Secondo due studi recentemente pubblicati su Forests e sul Journal of Environmental Management – a cui hanno partecipato scienziati del Cnr-Isafom e dell’Università di Firenze – l’età degli alberi è un fattore cruciale per determinare la resilienza, la produttività e la stabilità delle foreste di fronte alle sfide poste dal clima che cambia.
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Gli altri abitanti di Roma
La biodiversità della capitale è una ricchezza. Anche per il benessere psicofisico dell’uomo
Negli ultimi duecento anni, Roma è stata la dimora di un elevato numero di specie che oggi – con la perdita degli habitat, l’inquinamento (anche sonoro e luminoso), la variazione del microclima e pericoli come l’attraversamento delle strade – si trova in difficoltà. Eppure, gli animali e gli ambienti naturali in cui vivono sono una ricchezza inestimabile anche per gli esseri umani, sotto molti punti di vista.
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Tesori nell’aridità
Piante mediterranee: alla scoperta dei benefici per l’uomo, per l’ambiente e per la sostenibilità
Capperi, timo, fico d’india. E un po’ di origano. Non è una ricetta, bensì un elenco di alcune delle piante che riuniscono in sé effetti benefici per la salute umana, vantaggi ambientali e coltivazione sostenibile.
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Il mondo plastico del fiume Mekong (e non solo)
L’allarme degli scienziati: un nuovo ecosistema legato ai rifiuti minaccia la salute dei corsi d’acqua dolce
Si chiama “plastisfera” e potrebbe mandare i fiumi a gambe all’aria. Composto da batteri, microalghe e funghi (a volte anche da macroorganismi), l’ecosistema che si forma e prospera sulla superficie dei rifiuti plastici potrebbe avere un impatto significativo sull’intero funzionamento dei corsi d’acqua dolce: esaurimento dell’ossigeno disciolto nell’acqua, potenziale introduzione di patologie, alterazione della salute complessiva del sistema fluviale sono solo alcune delle possibili conseguenze di questa nuova minuscola popolazione.
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Funghi in volo
Mappando l’aria di varie zone del pianeta, gli scienziati hanno raccolto dati strategici sul regno dei funghi
La mappa mondiale dei funghi si trova… nell’aria. È del tutto innovativo l’approccio di un team internazionale, coordinato dall’Università di Jyväskylä, in Finlandia, che ha visto gli scienziati prelevare campioni di aria in varie zone del pianeta per scoprire i segreti dei funghi.
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Parchi eolici: una risorsa da progettare con cura
Nuove indicazioni su come rendere questa fonte di energia verde compatibile con gli ecosistemi marini
I parchi eolici in mare aperto sono una fonte di energia verde assai promettente – ma possono avere un impatto importante sugli ecosistemi marini. Per ovviare a questo limite, uno studio pubblicato su Renewable and Sustainable Energy Reviews – a cui hanno partecipato ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn, dell’Università Politecnica delle Marche e di altri atenei italiani – delinea criteri specifici per condurre una solida valutazione dell’impatto ambientale (VIA) e rispettare al contempo il principio “Non arrecare danni significativi”.
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Invasori da tenere sott’occhio: i calabroni
Una ricerca scopre nel genoma di questi insetti il segreto della loro efficacia nell’occupare nuovi territori
Per comprendere le ragioni del successo ecologico di alcune specie di calabroni, e per contenere gli effetti nocivi di quelli che si stanno diffondendo in Europa, un gruppo di scienziati, tra cui ricercatori dell’Università di Pisa e dell’Università di Firenze, ha sequenziato e messo a confronto il loro genoma. Lo studio è stato pubblicato su Scientific Reports.
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L’epoca d’oro delle stelle serpentine
L’analisi di una carota di sedimento, in Antartide, svela segreti sul clima. Da imparare per il futuro
Dall’analisi di una carota di sedimento marino prelevata nell’insenatura Edisto – un fiordo nel Mare di Ross, in Antartide – emerge una nuova fase climatica, verificatasi tra il 50 e il 450 dopo Cristo. È quanto sostiene una ricerca, pubblicata su Scientific Reports, che ha denominato questo intervallo temporale Ophiuroid Optimum, e che fornisce alla comunità scientifica nuovi metodi di indagine.
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Specie acquatiche aliene: guida alla convivenza
Il nuovo rapporto FAO fornisce indicazioni per rispondere a una sfida sempre più pressante
È disponibile online, gratuitamente, il rapporto tecnico della FAO che fornisce una guida completa per gli stakeholder politici e le imprese del settore della pesca che vogliono affrontare il problema delle specie acquatiche invasive – un fenomeno in costante aumento a livello globale, e oggi ulteriormente aggravato dai cambiamenti climatici.
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Stucco: nuove speranze per la barriera corallina
Realizzato con oli vegetali biodegradabili, potrebbe contribuire al ripristino delle colonie di coralli
Buone notizie per i coralli, creature marine vitali duramente provate da cambiamenti climatici e inquinamento globale: un nuovo collante, rapido e biodegradabile, potrebbe risultare determinante nella riparazione della barriera corallina.
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Gli insetti che ci piacciono
Una ricerca esplora le ragioni che spingono a proteggere gli insetti impollinatori
Come promuovere azioni su larga scala per proteggere gli insetti impollinatori? Per comprenderlo, una ricerca coordinata dall’Università di Padova, con la collaborazione degli atenei di Wageningen (Paesi Bassi) e Wuerzburg (Germania), è partita da lontano. A 4541 partecipanti – distribuiti tra Italia, Germania e Paesi Bassi, e residenti sia in aree urbane che rurali – è stato somministrato un questionario online contenente varie domande per individuare le ragioni che spingono le persone a desiderare la protezione degli impollinatori.