Le storie della biodiversità

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  • Canada: la caccia tradizionale è sostenibile

    Canada: la caccia tradizionale è sostenibile

    Secoli di caccia alle balene beluga da parte delle popolazioni indigene non hanno danneggiato l’ecosistema

    Secondo uno studio realizzato dall’Università di Toronto e dall’Università di Copenhagen, la caccia praticata per centinaia di anni dal popolo Inuvialuit, in Canada, è sostenibile: non ha avuto cioè un impatto significativo sulla diversità genetica e la sopravvivenza della popolazione di beluga nella regione.

  • Isole italiane, topi resistenti

    Isole italiane, topi resistenti

    Una ricerca individua in sette aree insulari mutazioni genetiche che provocano resistenza ai rodenticidi

    La resistenza ai rodenticidi, ovvero ai pesticidi utilizzati per eliminare o respingere la presenza dei roditori, è un fenomeno diffuso nelle isole italiane. È quanto emerge da uno studio, pubblicato su Science of the Total Environment, realizzato da un gruppo di ricercatori del Cnr-Iret e dell’Università La Sapienza.

  • Soluzioni tra legname e sottobosco

    Soluzioni tra legname e sottobosco

    Un nuovo studio mostra l’influenza dei metodi di gestione forestale sulla struttura funzionale del sottobosco

    Una nuova ricerca a cui ha partecipato l’Università La Sapienza di Roma ha analizzato il modo in cui l’intervento umano sulle foreste, con la sua varietà di strategie volte principalmente alla produzione di legname, ha un impatto significativo sulla vegetazione del sottobosco e di conseguenza sulla sua salute.

  • USA: meno pipistrelli, più mortalità infantile

    USA: meno pipistrelli, più mortalità infantile

    Una ricerca statunitense propone un nuovo legame tra animali, pesticidi e decessi infantili

    Secondo uno studio dell’Università di Chicago, la perdita di biodiversità può avere pesanti conseguenze economiche e sanitarie. Il caso in esame parte dall’analisi del declino dei pipistrelli insettivori negli Stati Uniti.

  • ERGA: studiare i genomi, assieme e per tutti

    ERGA: studiare i genomi, assieme e per tutti

    Esito positivo per un nuovo approccio alla ricerca, che punta a giustizia sociale, equità e inclusione

    Un modello decentralizzato, inclusivo ed equo per la produzione di genomi di riferimento, che promuova la collaborazione internazionale e la condivisione delle risorse, può diventare realtà. È quanto dimostra il successo del progetto pilota di ERGA (European Reference Genome Atlas), il nodo europeo dell’Earth BioGenome Project (EBP) che mira a sequenziare il genoma di tutte le specie eucariotiche (ovvero di tutte le forme di vita che hanno cellule con un nucleo delimitato da una membrana, che contiene il materiale genetico) sulla Terra.

  • Bambini di città a cavallo, e migliora la salute

    Bambini di città a cavallo, e migliora la salute

    L’interazione con gli animali durante un campo estivo arricchisce il microbioma intestinale dei più piccoli

    La salute del microbioma intestinale dei bambini che vivono in città – ovvero delle migliaia di miliardi di batteri che abitano il nostro intestino e che svolgono un ruolo fondamentale per la nostra salute – può migliorare grazie all’interazione con i cavalli in un ambiente rurale. È quanto afferma uno studio dell’Università di Bologna che ha coinvolto per due settimane dieci bambini di età compresa tra 9 e 14 anni, residenti in aree urbane del territorio bolognese.

  • India: senza avvoltoi, muoiono in 500mila

    India: senza avvoltoi, muoiono in 500mila

    La quasi estinzione dei volatili, imputata a un farmaco, ha permesso a varie patologie di diffondersi

    Assieme all’avvoltoio se ne va anche la salute – dell’uomo. È quanto emerge da uno studio in corso di pubblicazione sull’American Economic Review che, partito dall’analisi della quasi estinzione degli avvoltoi avvenuta in India negli anni ’90, ha portato a identificare una chiara correlazione con l’aumento della mortalità umana, calcolabile in mezzo milione di vittime tra il 2000 e il 2005, proprio nelle aree dalle quali il noto uccello-spazzino era scomparso.

  • L’età d’oro degli alberi

    L’età d’oro degli alberi

    Due nuovi studi dimostrano che l’età forestale è determinante nel rispondere ai cambiamenti climatici

    Nella loro maturità, gli alberi danno il meglio. Secondo due studi recentemente pubblicati su Forests e sul Journal of Environmental Management – a cui hanno partecipato scienziati del Cnr-Isafom e dell’Università di Firenze – l’età degli alberi è un fattore cruciale per determinare la resilienza, la produttività e la stabilità delle foreste di fronte alle sfide poste dal clima che cambia.

  • Gli altri abitanti di Roma

    Gli altri abitanti di Roma

    La biodiversità della capitale è una ricchezza. Anche per il benessere psicofisico dell’uomo

    Negli ultimi duecento anni, Roma è stata la dimora di un elevato numero di specie che oggi – con la perdita degli habitat, l’inquinamento (anche sonoro e luminoso), la variazione del microclima e pericoli come l’attraversamento delle strade – si trova in difficoltà. Eppure, gli animali e gli ambienti naturali in cui vivono sono una ricchezza inestimabile anche per gli esseri umani, sotto molti punti di vista.

  • Tesori nell’aridità

    Tesori nell’aridità

    Piante mediterranee: alla scoperta dei benefici per l’uomo, per l’ambiente e per la sostenibilità

    Capperi, timo, fico d’india. E un po’ di origano. Non è una ricetta, bensì un elenco di alcune delle piante che riuniscono in sé effetti benefici per la salute umana, vantaggi ambientali e coltivazione sostenibile.

  • Specie acquatiche aliene: guida alla convivenza

    Specie acquatiche aliene: guida alla convivenza

    Il nuovo rapporto FAO fornisce indicazioni per rispondere a una sfida sempre più pressante

    È disponibile online, gratuitamente, il rapporto tecnico della FAO che fornisce una guida completa per gli stakeholder politici e le imprese del settore della pesca che vogliono affrontare il problema delle specie acquatiche invasive – un fenomeno in costante aumento a livello globale, e oggi ulteriormente aggravato dai cambiamenti climatici.

  • Stucco: nuove speranze per la barriera corallina

    Stucco: nuove speranze per la barriera corallina

    Realizzato con oli vegetali biodegradabili, potrebbe contribuire al ripristino delle colonie di coralli

    Buone notizie per i coralli, creature marine vitali duramente provate da cambiamenti climatici e inquinamento globale: un nuovo collante, rapido e biodegradabile, potrebbe risultare determinante nella riparazione della barriera corallina.