Nella foto si vede un piccolo roditore appallottolato, portato in palmo di mano.
Un esemplare di moscardino (Muscardinus avellanarius) ritrovato al Parco Nord di Milano

Ecosistemi sani: il moscardino del Parco Nord

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Il suo ritrovamento in un parco milanese dimostra l’efficacia degli interventi di ripristino ambientale.

Tutelare l’ambiente può portare a risultati concreti e significativi: lo dimostra la scoperta inaspettata, al Parco Nord di Milano, di un piccolo roditore arboricolo, il moscardino (Muscardinus avellanarius). Il ritrovamento è stato fatto dai ricercatori del Laboratorio di Conservazione della Biodiversità dell’Università di Milano-Bicocca, guidati da Olivia Dondina, ricercatrice NBFC specializzata nella protezione e nel ripristino della biodiversità nelle aree urbane.

Fonti

 

 

 

Il progetto di ricerca

La scoperta del roditore è avvenuta durante un’attività di monitoraggio della fauna selvatica. Questa attività è inserita in un progetto di ricerca, avviato nella primavera del 2023, che ha come obiettivo lo studio dei piccoli mammiferi in diversi contesti urbani italiani (Milano, Firenze, Roma e Campobasso) per identificare le caratteristiche ambientali che favoriscono la presenza di specie selvatiche o sinantropiche.

 

 

In particolare, la ricerca cerca di determinare quali caratteristiche – come la dimensione, il grado di connettività con altre aree verdi, la composizione e la struttura della vegetazione e le modalità di gestione – consentano alle specie selvatiche di sopravvivere in città, e quali invece favoriscano la proliferazione di specie sinantropiche indesiderate, come i ratti o gli scoiattoli grigi invasivi.

 

 

In altre parole, lo studio mira a fornire informazioni utili per la creazione e la gestione di aree verdi urbane che siano ecologicamente funzionali e resilienti, in grado di supportare la biodiversità e di fornire ai cittadini servizi ecosistemici essenziali quali la purificazione dell’aria, la riduzione dell’inquinamento acustico e la regolazione del clima. Proprio durante uno dei monitoraggi previsti dal progetto è stata rilevata la presenza del moscardino.

 

 

Un ritrovamento inaspettato

Il moscardino, raro nella Pianura Padana, è simile al ghiro ma di colore arancio-dorato. Normalmente, l’habitat prediletto da questo piccolo mammifero è costituito da boschi di latifoglie con un sottobosco ricco di noccioli, rovi, rose canine e biancospini, di cui si nutre.

 

 

La sua presenza al Parco Nord di Milano – la prima segnalazione del moscardino in un ambiente urbano del nord Italia in tempi storici – è significativa perché dimostra che l’area in questione ha raggiunto un buon livello di funzionalità ecosistemica, tale da poter ospitare anche specie sensibili alla perdita di habitat come il moscardino, ed evidenzia di conseguenza il successo degli interventi di ripristino ambientale effettuati nel parco.

 

 

Una speranza per futuri interventi

La scoperta del moscardino al Parco Nord di Milano ha un significato che va ben oltre il semplice ritrovamento di un piccolo roditore. Rappresenta un segnale tangibile della capacità di rigenerazione della natura, dimostrando che anche in contesti urbani fortemente antropizzati è possibile creare ecosistemi sani e ricchi di biodiversità. La speranza è che questo ritrovamento rappresenti un caso di successo che ispiri e guidi la creazione di altre aree verdi urbane ecologicamente funzionali, contribuendo alla conservazione della biodiversità a livello locale e nazionale.

 

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