

WOLF-IT2000 è un progetto del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano che si concentra sulla tutela della biodiversità attraverso la salvaguardia della popolazione di lupo appenninico (Canis lupus italicus). Il progetto unisce monitoraggio genetico, gestione innovativa e coinvolgimento civico per garantire la conservazione della specie e rafforzare la coesistenza tra umani e grandi predatori.
Parole chiave
Obiettivi
Il lupo è tornato a popolare molte aree dell’Appennino, ma la sua conservazione è minacciata da un nuovo pericolo: l’ibridazione con i cani. Questa pressione antropica compromette l’integrità genetica della specie, indebolendone la funzionalità ecologica. Per affrontare questa sfida, è necessario sviluppare strumenti di monitoraggio avanzati e soluzioni gestionali eticamente sostenibili, capaci di promuovere la convivenza e ridurre il conflitto.
Gli obiettivi del progetto
Il progetto si articola in quattro assi strategici:
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Stakeholders coinvolti
Il progetto è promosso dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. Coinvolge un’ampia rete territoriale:
- Cittadini tramite progetti di Citizen Science
- Educatori e tecnici ambientali
- Proprietari di cani ed educatori cinofili
- Attori locali interessati alla conservazione del patrimonio faunistico

Principali risultati attesi
Il progetto aiuta a ridurre l’incrocio tra lupo e cane, contribuendo così a proteggere il lupo, una specie molto importante per gli ecosistemi dell’Appennino. Allo stesso tempo, favorisce una convivenza più equilibrata tra persone e animali selvatici, aiutando a migliorare la percezione del lupo nella società.
Il metodo usato può essere applicato anche in altre zone e ha il potenziale per diventare un modello nazionale di gestione rispettosa e non violenta della biodiversità nelle aree protette.
Diffusione risultati
I risultati attesi dal progetto WOLF-IT2000 delineano una strategia concreta e ambiziosa per affrontare il problema dell’ibridazione tra lupo e cane nell’Appennino tosco-emiliano. Uno degli interventi centrali sarà la sterilizzazione e il rilascio controllato di dieci individui ibridi, una pratica che consente di limitare l’espansione genetica dell’ibridazione senza ricorrere all’abbattimento, con evidenti vantaggi etici e sociali. Questo intervento sarà accompagnato da un sistema di monitoraggio tramite radiocollare, con l’obiettivo di tracciare almeno il 50% della popolazione ibrida presente sul territorio, fornendo così dati scientificamente solidi per orientare le future decisioni di gestione. Parallelamente, il progetto investe sul coinvolgimento attivo della comunità locale.
Cittadini e volontari saranno chiamati a partecipare a iniziative educative e attività di Citizen Science, rafforzando il legame tra popolazione e territorio, e alimentando una cultura della conservazione condivisa e consapevole. La costruzione di una rete di monitoraggio a lungo termine, che integra competenze scientifiche, conoscenze locali e tecnologia, rappresenta un altro tassello fondamentale: garantirà continuità all’azione del progetto e ne amplierà l’impatto nel tempo. Infine, un obiettivo chiave sarà il trasferimento delle conoscenze acquisite ad altre aree protette, contribuendo a diffondere modelli gestionali replicabili e adattabili. In questo modo, WOLF-IT2000 non si limita a intervenire localmente, ma si configura come un vero e proprio laboratorio di conservazione genetica, capace di generare soluzioni utili per l’intero sistema delle aree naturali protette in Italia. |